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LE ETA' DI SARA


di motosex6769
01.09.2015    |    7.335    |    0 6.4
"Mentre sta pronunciando queste parole si arresta per indicarti ridendo il fondo della sala “ ecco il tuo personal trainer!” Volgi il capo e vedi una donna..."

La quarantina è passata da qualche anno ma l'immagine che lo specchio ritorna è quella di una giovane donna dal viso fresco e dai lineamenti delicati. Sara fa qualche passetto indietro e, sgranando gli occhi nocciola per guardarsi meglio può cogliere tutta la sua figura che appare per intero mostrando le sue forme generose, i suoi seni pesanti ma sodi, la vita stretta che esalta i fianchi larghi e le gambe tornite che, grazie alla loro lunghezza non propriamente da modella le conferiscono un'aria da bambolina non alta ma decisamente proporzionata. Facendo una rapida giravolta su se stessa non può evitare di notare con soddisfazione la sua candida schiena ed il suo
sedere burroso che grazie alla sua forma maliziosamente sporgente le ricorda quanto fosse apprezzato. Una volta.
Questo pensiero malinconico la fanno tornare sulla terra improvvisamente e, come svegliata da un breve sogno il broncio sexy che il suo volto aveva lascia il posto alla solita espressione che ormai le apparteneva: piatta e forse, rassegnata.
“Sara!” era la voce di Mario, suo marito che rientrando a casa (tardissimo) dopo una lunga giornata di lavoro con una noiosa riunione come appendice la chiamava.
“Sono stanchissimo amore, questi continui summit mi devastano” così dicendo, con due colpi secchi scalcia le scarpe lontano per sprofondare sul divano chiudendo gli occhi e chiedendoti di fargli un massaggio rilassante. Indossi in tutta fretta una sottovestina trasparente, ti avvicini a lui con rapidi passi e, le tue mani appoggiandosi delicatamente sulle sue spalle si producono in un lento movimento che strappano un sospiro dalle sue labbra. Sciogliendoti in questo caldo contatto lasci che il tuo seno morbido accarezzi la sua schiena e, mentre il respiro diventava sempre più affannoso
Mario si scosta bruscamente e, alzandosi ti guarda dicendo: “non immagini quanto sia stanco, amore, il lavoro mi sta spegnendo ogni energia ed ora non desidero altro che andare a riposare, scusami.” Quindi con passi lenti guadagna la porta della camera da letto per sparirvi sussurrando: “buona notte”.
Scrollando le spalle ti dirigi verso il divano, afferri il telecomando e dopo aver acceso la televisione
sintonizzandola su un canale che trasmetteva un vecchio film ti lasci cadere sul sofà allungando le gambe. Qualche minuto dopo senti un fruscio alle tue spalle, delle mani calde accarezzano dolcemente la tua schiena e il contatto umido delle labbra sul collo ti producono un brivido che percorre il tuo corpo tremante:, ti stai lasciando andare quando senti i polpastrelli scorrere sul tuo seno aumentando sempre più la loro pressione fino a costringerti a reclinare il capo all'indietro per incontrare una bocca che dolcemente si schiude sulla tua baciandoti appassionatamente.
Il movimento delle vostre lingue si fa travolgente ed ormai travolti dai sensi vi abbandonate sul morbido divano per poi liberarvi dei vestiti con gesti rabbiosi. Mario, sempre più focoso ,invita le tue gambe ad aprirsi per poi appoggiare il suo membro turgido all'interno delle tue cosce e, agevolato dal copioso umore del tuo sesso ti penetra con decisione con movimenti lenti che aumentano di forza e profondità fino a raggiungere un'intensità furiosa. Pochi minuti separano il tuo piacere da un orgasmo squassante proprio mentre lui, gemendo forte libera dentro di te tutto il suo piacere. Restate per un tempo indefinito abbracciati e tremanti finché...
La televisione lancia lame di luce sui tuoi occhi e il brusio che indica la fine del film ti colpisce.
Un sogno! Ho sognato di fare l'amore con il mio uomo come avveniva una volta.
Ancora scossa dall'esperienza vissuta in sogno socchiudi gli occhi e lasci scivolare la mano lungo il ventre caldo fino a raggiungere la peluria che ricopre il pube per fermarti un istante, ma poi ,le tue dita riprendono a sfiorare la pelle delicata per incontrare la dolce conchiglia umida di umori
e indugiare sul clitoride ormai turgido. Chiudi gli occhi e, immaginando che la mano che stava frugandoti fosse quella di Mario inizi un lento ed estenuante movimento rotatorio premendo in maniera sempre più decisa sulla tua fica ormai fradicia che ti regalava piccole scosse di piacere.
Ormai , completamente in balia di un calore quasi insopportabile, senti un polpastrello dirigersi lentamente verso le grandi labbra e, dopo un interminabile istante scivolare dentro di te per iniziare un lento profondo moto dalla cadenza ritmata. Senti il piacere salire sempre più ma, proprio quando ormai sentivi di raggiungere l'apice senti che un altro dito sfiora la tua vagina e, dopo una breve pressione penetra anch'esso all'interno iniziando una duplice, meravigliosa penetrazione.
Mentre le dita continuano il loro lento scivolare, senti di perdere il controllo e, posseduta da un desiderio insopportabile guidi altre due dita all'interno della tua fica ormai dilatata.
La mano, che sembra essere animata di vita propria spinge sempre più in profondità fino a riempirti completamente non smettendo di muoversi si maniera lenta ma decisa. Seguendo con il corpo il ritmo imposto dalla penetrazione ,delle veloci scosse percorrono la tua schiena ed un calore sempre più intenso ti pervade in ogni fibra. Ormai squassata dal piacere sempre più intenso un orgasmo ti raggiunge con incredibile potenza facendoti sussultare violentemente.
Stremata, giaci con la bocca semiaperta emettendo un debole lamento finché non ritrovi le forze per rialzarti lentamente e dirigerti verso il bagno.
La vista del tuo volto stravolto nello specchio ti riporta alla triste realtà: sei una donna ormai avviata verso il tramonto, tuo marito non ti desidera e forse a ragione visto che l'età , magari non avanzatissima, ti colloca in quel periodo nel quale non si è vecchi ma la bellezza della gioventù è ormai un ricordo.
Le tue mani percorrono il tuo viso e le sue piccole rughe per poi raccogliere i seni pesanti e sollevandoli per cercare di ricordare com'erano.
Sconfitta lasci il bagno per dirigerti verso la camera da letto per sdraiarti vicino a tuo marito che beatamente riposa.
Nonostante fossi stanchissima e il tepore delle coltri morbide ti invitasse a scivolare nel sonno, la tua mente, come distaccata dal corpo esausto non riusciva a fermarsi e anzi cominciava il suo percorso verso i pensieri che ti assillavano ogni qualvolta rimanevi sola con te stessa: Mara, vostra figlia ormai ventenne era in Islanda per un lungo stage e, nonostante questa nuova intimità raggiunta, tuo marito era sempre più distante e sentivi che, pur cercando di trasmettergli il calore dei tuoi desideri, sembrava completamente indifferente, preso unicamente dal suo lavoro.
Persa nel dedalo dei pensieri, lentamente scivoli nel sonno, tormentato come sempre.
Al risveglio , istintivamente , allunghi il braccio verso Mario e, come al solito ,incontri il vuoto, era già uscito per rinchiudersi nel suo rifugio: l'ufficio. Con un gesto stizzito ti alzi per raggiungere il bagno e, mentre osservavi la tua immagine nello specchio decidi di fare qualcosa per migliorare il tuo aspetto e, perché no, riempire le lunghe giornate. Dopo una breve consultazione su internet delle palestre più attrezzate ed avendone individuata una nuovissima non lontana da casa, ti vesti in fretta per farci un salto.
Ad accoglierti alla reception trovi una ragazza sorridente che prendendoti calorosamente sottobraccio ti accompagna all'interno dei saloni occupati dagli attrezzi più sofisticati e moderni.
Durante il breve tour si prodiga in spiegazioni circa il funzionamento delle macchine e ti consiglia di farti seguire da un presonal trainer. Mentre sta pronunciando queste parole si arresta per indicarti ridendo il fondo della sala “ ecco il tuo personal trainer!” Volgi il capo e vedi una donna sulla trentina dal fisico slanciato, i capelli color miele che, legati in una lunga treccia, ondeggiano seguendo la falcata sicura ed elastica dell'atletica donna. I tuoi occhi non possono evitare di rimanere magneticamente attratti dal viso regolare ma, soprattutto il verde profondo degli occhi ti ipnotizzano. Passano pochi secondi che sembrano secoli e la ragazza si porta vicino a te e porgendoti cordialmente la mano si presenta con voce squillante: “Ciao! Io sono Paola e se ti fa piacere posso seguirti nel lavoro in palestra in modo da renderti l'incombenza meno gravosa possibile. Vedrai i risultati......” Inebetita farfugli qualche parola e ti sorprendi a dire di voler cominciare il più presto possibile “sai, vorrei fare un bel regalino d'anniversario a mio marito, mancano solo tre mesi e non so se....” “bastano cara, vedrai che, se seguirai le mie indicazioni, anche un cieco potrà notare la differenza.” Un sussurro esce dalle tue labbra: “ un cieco si, ma mio marito....” la risata cristallina della donna risuona nella palestra “esagerata! Non esistono uomini insensibili al fascino di una mogliettina tirata a lucido!”
Rinfrancata da quelle parole sicure ti butti nella nuova attività con l'entusiasmo di una ragazzina ed i giorni si susseguono veloci cadenzati dalla fatica e dalla nuova amicizia che si stava stringendo fra te e Paola. Si trattava di una donna “speciale”, dotata di carattere solare che , seppur con qualche venatura di lieve tristezza (dovuta ad una vita difficile) invitava ad aprirsi nella confessione dei tuoi problemi di relazione con tuo marito e forse anche con te stessa. Come dotata di sesto senso, la giovane donna capiva la natura dei tuoi tarli e ti confessava che la grande maggioranza delle clienti quarantenni avevano in comune lo stesso problema: difficoltà ad accettare l'avanzare dell'età e, aiutate dalla sempre più scarsa attenzione dei propri patner , si sentivano non desiderate dai maschi come una volta. Il suo consiglio era semplice: “Lavora fisicamente e vedrai che, con i primi (anche se piccoli ) risultati la consapevolezza della tua femminilità diventerà sempre più forte e ti renderai conto di non essere “solo” passato ma e soprattutto un “nuovo” presente.
Sussurrando queste parole la sua mano ti accarezza dolcemente i capelli ed i suoi occhi , come per magia si confondono nei tuoi in un virtuale abbraccio ristoratore.
La sera, tornando a casa la trovi sempre vuota: Lui è come al solito assorbito dall'attività e Mara è lontana migliaia di chilometri e non può riempire questo vuoto come era solita fare con la sua straripante allegria. Ti occupi velocemente della cena mettendola in caldo e, ripetendoti che per la sera dell'anniversario sarai un “regalo” coi fiocchi ti lasci cadere sul divano sorridendo e, fantasticando sul futuro socchiudi gli occhi per meglio “sognare”.
I giorni si inseguono con la consueta cadenza ed un pomeriggio, mentre stai facendo alcuni esercizi alla panca avverti una strana sensazione, volgi lo sguardo ed in lontananza vedi un uomo sulla cinquantina, dotato di un ventre decisamente sviluppato che, ammiccando ti saluta con la mano.
Arrossendo furiosamente ti volti e, fingendo indifferenza torni alla tua fatica.
Dopo aver fatto la doccia incontri Paola e le racconti l'accaduto. Non riesci quasi a terminare la frase che vieni investita dalle risa della donna : “ah, vedo che hai conosciuto Ruben : è un produttore di filmetti hard molto in voga in questo momento, pare che stia facendo un sacco di soldi, sai, il genere è molto seguito dai maschietti arrapati. Anzi, già che ne parliamo, ti devo confessare che mi ha fatto un sacco di domande sul tuo conto ed è convinto che, col tuo visino malizioso, potreste fare un bel po' soldini...” Rimani per qualche interminabile secondo in stupito silenzio per poi scrollare la testa scandalizzata: “Cosa si è messo in testa! Io non potrei mai fare una cosa del genere! Poi... chi pagherebbe per vedere una vecchia come me?” “ su questo non ci giurerei, non sei per niente vecchia e poi, dai commenti che sento in palestra , mi sa che ai maschietti piaci parecchio. Pensa che soddisfazione potrebbe essere quella di essere desiderata da un bel po' di ometti che si tormentano l'uccello guardandoti....” così dicendo Paola ti volte la schiena e, lasciando le parole nell'aria si allontana per guadagnare l'uscita.
Continuando a scuotere il capo fai altrettanto per fare ritorno a casa.
Finalmente il tanto agognato giorno è arrivato. Decidi di prepararti per la sera facendo un salto dalla parrucchiera dove scegli un taglio scolpito che, nonostante fosse un po' ardito ti conferiva un'aria sexy e decisamente giovanile. Facendo ritorno a casa ti soffermi alle vetrine di un bel negozio di intimo, adocchi un completino di raso nero e, rompendo ogni indugio decidi di comprarlo. D'altronde era la vostra festa e volevi che tutto fosse perfetto.
Eccitata come una ragazzina ti precipiti a casa per preparare una meravigliosa cenetta a base di pesce e crostacei ( che tanto piacciono a Mario) e proprio quando ti siedi esausta senti l'avviso di un messaggio sul telefono, lo afferri e, sorridendo felice puoi leggere: “Auguroni mamma e papà, vi auguro tanta felicità : ve lo meritate per quanto state facendo per me. Con amore vostra figlia Mara.” Trattenendo a stento le lacrime, posi il cellulare e, tirando su col naso ti dedichi a completare il tuo lavoro mettendo al centro della tavola allegramente bandita un candelabro comprato da un carissimo antiquario. Quindi ti accomodi sul divano e, sorseggiando un Martini ghiacciato programmi mentalmente la serata pregustandone l'epilogo. Quando la testa si fa troppo pesante ed il torpore ti sta avvinghiando, con un balzo scatti in piedi e, vedendo che l'orologio appeso alla parete segnava le 23.10 hai solo la forza di dire: “No! Non è possibile : si è dimenticato tutto”
Colta da rabbia incontrollabile afferri il telefono per comporre il numero dell'ufficio ( Mario staccava sempre il cellulare quando lavorava.) per sentire la voce metallica della segreteria che gracchiava: “Risponde la segreteria tel. Dell'ingegner Sottili, in questo momento è impegnato e, non potendo rispondere vi invita a lasciare un messaggio. Grazie” Il tuo braccio scatta come una molla e l'apparecchio termina la sua corsa contro la parente frantumandosi rumorosamente, cadi seduta sulla sedia e, tenendoti il volto scoppi in un pianto isterico. Stai ancora piangendo quando il cellulare squilla facendoti sobbalzare, lo afferri e, dopo aver visto il numero di Paola sul display rispondi debolmente per ringraziarla di essersi ricordata dell'anniversario , non resisti a sfogare con lei tutta la tua frustrazione per quello che stava accadendo. In tutta risposta, la donna ti invita a reagire dandoti appuntamento per bere qualcosa e fare due chiacchiere , giusto per evadere un po' .
I suoi occhi attenti ancora ti stavano guardando quando, in fondo alla sala riempita da musica discreta, noti una coppia seduta ad un tavolino che, tenendosi teneramente per mano ,intrattiene una dolce conversazione. Il tuo bicchiere cade al suolo in uno schianto secco e tu, terrea in volto hai solo la forza di dire: “Mario! Quell'uomo è mio marito! É con una ragazza!”. Paola, sorpresa, volge lo sguardo e non può evitare di vedere un uomo di mezz'età che,comodamente seduto, sta letteralmente mangiando con gli occhi una ragazza dal viso dai lineamenti raffinati e da una cascata di capelli neri come la notte che le conferivano un 'aria decisamente intrigante. Proprio mentre la giovane si alza ( mostrando un fisico longilineo) per raggiungere la toilette, scatti come una molla e, con passo deciso ti avvicini a tuo marito per afferrare il suo bicchiere lanciando il contenuto in pieno viso urli : “Porco! Fingi di essere al lavoro per scoparti la prima che trovi! Oltretutto una ragazzina che potrebbe essere tua figlia! Non vedi che sei patetico?” L'uomo, ripresosi dallo shock
risponde: “ Sabra non è una ragazzina e poi, non è mia figlia.! Solo con lei riesco a trovare “quelle” sensazioni che tu non mi puoi più dare.... guardati!” Quelle parole pronunciate con tono tagliente ti colpiscono come uno schiaffo e tu, sconfitta ed umiliata come mai ti era successo, ti volti e correndo abbandoni il locale che si era fatto improvvisamente silenzioso.
Stai ancora correndo quando vieni raggiunta dalla voce di Paola che, posandoti una mano sulla spalla ti invita a calmarti , poi, visti gli scarsi risultati, quasi urlando ti ordina di fermarti. Ansimante ti blocchi e di rimando ringhi: “ Cosa dovrei fare? Quello stronzo mi scarica per una fighetta solo perché solo con lei gli tira e dovrei essere contenta?” “No “ Non ho detto questo “ riprende calma Paola “ Dico solo che certi uomini sono solo dei porci che pensano solo a loro stessi e non si preoccupano d'altro che del loro uccello. Tu sei una donna decisamente sexy e piena di vita, basterebbe che te ne convincessi. Anzi, già che siamo nel discorso ti volevo dire che Ruben mi chiede continuamente di te, vorrebbe facessi un salto nei suoi studi, giusto per spiegarti in cosa consiste la sua attività. Dovrebbe essere motivo d'orgoglio essere così richiesta …..no?”
Impieghi qualche secondo per assimilare le parole della tua amica e di getto le rispondi : “ hai ragione, gli uomini sono dei maiali, meritano di essere trattati come tali cercando magari di trarne un beneficio, anche economico visto che i soldi ora mi possono servire.”
“ Bene! Sono contenta tu abbia finalmente capito. “ e ,allungandoti un biglietto da visita conclude trionfante: “ Domani fai un salto negli studi e fagli vedere cosa sai fare!” ” Ora andiamo a dormire, per qualche giorno ti posso ospitare”.
Esiti qualche secondo ma poi il tuo dito ( quasi animato di vita propria) spinge con decisione sul campanello, la porta si apre e Ruben con un caldo sorriso ti invita a seguirlo all'interno del locale fino a raggiungere una stanza arredata solo da una scrivania, due sedie e dai muri tappezzati da foto e manifesti decisamente osceni.
Dopo che vi siete accomodati l'uomo si prodiga in complimenti circa la tua avvenenza per poi iniziare a spiegare l'attività. “ Vedi cara, io sono l'ideatore ed il finanziatore di un nuovo tipo di produzione hard che permette di “interagire” con gli utenti: creo delle “icone” per ogni tipo di esigenza e gli abbonati possono scegliere cosa vedere cliccando su quella desiderata e, una volta entrati si godono lo spettacolo pagando un piccolissimo ticket. Tu, potrai essere la protagonista della sezione “Donne mature”, cosa ne dici?” Travolta da quel fiume di parole deglutisci rumorosamente per poi rispondere che mai avevi girato video hard e che non sapevi se ne saresti stata all'altezza.
“Non ti preoccupare, quelli della troupe ed io ti indicheremo come e cosa fare, vedrai che sarà divertente. “ Annuisci alzandoti quando l'uomo,schioccando le dita esclama : “ Ah, scordavo di dirti che tu, oltre al fisso, avrai diritto ad una percentuale per ogni “visitatore. “ Mentre stai guadagnando l'uscita ti saluta dandoti appuntamento per il giorno dopo alle 15.30.
Trascorsa una notte inquieta , popolata da brevi sogni che, come schegge impazzite attraversano la tua mente , ricevi l'alba come una benevola amica e, dopo aver impegnato la mattinata sbrigando i lavoretti di routine ti rendi conto che l'ora dell'appuntamento è quasi giunta quindi, dopo esserti accuratamente vestita lasci l'appartamentino di Paola per trovarti poco dopo a premere il campanello degli “studi”. Ad aprirti è una giovane donna dal fisico armonico ed elegante che, sorridendo allegramente si presenta : “Ciao tesoro, io sono Luana: l'addetta al trucco e all'abbigliamento. Seguimi nel camerino che cominciamo subito” varcata la soglia con scritto “privato” noti con stupore la grande quantità di abiti e costumi che affollano la stanza e, dopo esserti seduta di fronte al grande specchio la voce calda di Ruben ti raggiunge come d'incanto .
L'uomo, seduto in un angolo buio comincia a fornirti tutti i ragguagli circa il “copione “ del “corto” da eseguire .Mentre le abili mani di Luana truccano il tu viso ascolti con attenzione tutto quello che ti viene indicato per poi assentire con un lieve cenno del capo. “ Ok. Mi sembra di averti detto tutto. Ah.. scordavo . Il tuo nome d'arte è Signora Francesca: un nome comune per una troia matura comune. Ed il titolo è: “la segretaria vuole l'aumento:” divertente no?”termina l'uomo che, senza aspettare una tua risposta si alza per andare sul set.
Finito il trucco Luana ti aiuta ad indossare l'abbigliamento adatto per poi esclamare: “ Cazzo! Sei veramente una gran figa! Vedrai come gli farai tirare l'uccello a quei segaioli!” Incassato il “complimento” con un misto di imbarazzo e, perché no di sottile piacere ti volgi verso lo specchio.
Vedi una donna che indossa uno stretto tailleur gessato aperto sul davanti dove i due grossi seni, strizzati da un corpetto di seta nero sembrano dover schizzare fuori ad ogni movimento.
Il viso abilmente truccato è impreziosito da due orecchini luccicanti e la collana di perle mollemente insinuata fra i seni dona un'aria elegante e austera alla figura.
Dopo esserti voltata per vedere quanto anche il sedere, fasciato dal vestito risaltasse in tutta la sua forma, dai un rapido sguardo alle gambe inguainate in velatissime calze nere , con intima soddisfazione sussurri: “Sono pronta: Andiamo!”
Entri sul set mantenendoti in equilibrio sui tacchi vertiginosi, in fondo alla sala c'è una scrivania alla quale è seduto un bel giovane vestito elegantemente che ti invita a raggiungerlo: “Venga. So che lei ha chiesto un aumento. Crede di meritarlo? Con un filo di voce gli ricordi di aver servito per tanti anni suo padre con devozione e ora, visto che il capo era lui ti sembrava che un piccolo aumentino.... “ Deve guadagnarselo!” risponde con disprezzo l'uomo.
In tutta risposta reclini il capo, ti abbassi e, mettendoti a carponi ti avvicini alla scrivania, la raggiungi e passandole sotto ti avvicini al “manager” che allarga lentamente le gambe. Accarezzi dolcemente l'inguine dell'uomo che, sospirando intima: “vada avanti!” Fai scorrere la lampo e, tremante agevoli l'uscita del cazzo enorme cominciando una lento movimento stringendolo con entrambe le mani. “ Di più....di più” mugolava il capo. Avvicini il volto all' asta e, dopo aver socchiuso la bocca , lasci uscire la lingua umida per passarla delicatamente prima sul glande gonfio ed odoroso di maschio, poi lungo la lunga asta fino a raggiungere i coglioni e quindi risalire insalivando abbondantemente il cazzo sempre più duro. “ mmmm... ancora …ancora....”
Presa dall'eccitazione fai scivolare la mano fradicia di saliva lungo l'arnese marmoreo per poi appoggiare la bocca sulla punta, dischiudere le labbra ed accogliere l'intera cappella con uno schiocco del palato. Cominci un lento movimento della testa facendo scivolare il cazzone prima in bocca, poi sempre più profondamente fino in gola e, respingendo i conati di vomito, ormai eccitatissima ti produci in un intenso e liquido pompino. Il tempo sembra fermarsi ma, quando senti pulsare di piacere il membro il ragazzone urla: “fermati troia : non è sufficiente!” e allontanandoti bruscamente con una scarpa ti “invita “ ad alzarti. Esegui docilmente avvicinandoti a lui che, in piedi, ti fa appoggiare le mani sulla scrivania alza con uno strattone la gonna, strappa con gesto rabbioso le mutandine di pizzo nero e mettendosi dietro di te appoggia il suo membro alla tua fica.
“ Ora voglio fottere” Sibila furiosamente. Il contatto di quella cappella enorme ti fa sobbalzare ma non hai nemmeno il tempo di lamentarti che il cazzo, dilatandoti completamente entra con forza dentro di te riempiendoti. Con dei poderosi colpi di reni l'uomo fa scorrere l'intera asta nella tua fica regalandoti un doloroso, intenso piacere ( del quale ti eri ormai scordata). Mantenendoti in faticoso equilibrio sotto quei rabbiosi colpi senti salire il piacere sempre più in alto e, mentre un orgasmo liberatore ti travolge il Boss sfila l'uccello dalla tua vagina e ,ordinandoti di accucciarti di fronte a lui inizia a masturbarsi sempre più intensamente finché un urlo animalesco precede l'orgasmo che libera sul tuo viso un copioso fiotto di sperma scivolando sul collo fino a colare sul seno.
Tu allora, con le mani spalmi lo sperma sulle tue guance per poi succhiare avidamente le dita fradice.
“Stop! Perfetto! É venuta benissimo. Bravi” Quest'esclamazione ti riporta alla realtà e vedi Ruben ( e tutta la troupe) in piedi che, producendosi in un applauso dimostra tutta la sua soddisfazione.
Quando alla sera racconti eccitatissima quanto era successo, Paola sorridendo ti ricorda che non aveva mai dubitato del fatto che saresti riuscita ad essere eccitante e che era forse giunto il momento di averne consapevolezza. Dopo aver allegramente cenato decidete di uscire per bere qualcosa e, mentre vi state preparando, il trillo del telefono ti fa sobbalzare, afferri l'apparecchio per sentire la calda voce di Ruben “ Ciao cara. Ti ho telefonato per dirti che abbiamo fatto il botto!
In poche ore si sono collegati 1200 “utenti” Evidentemente hai fatto centro facendoli eccitare moltissimo, altro che palle! Comunque bisogna battere il ferro finché e caldo, ho qualche ideuzza che.... Vedrai che glielo faremo consumare l'uccello a forza di farsi delle seghe!! Ciao e...complimenti” Terminata la conversazione emetti un urletto di gioia e, correndo ad abbracciare Paola le comunichi la notizia. Di rimando lei ti prende per mano e, strattonandoti gioiosa grida: “ Andiamo a festeggiare la nuova star anzi, pornostar.”
I giorni che seguono li occupi con ritrovata vitalità : visiti alcune agenzie immobiliari alla ricerca di un appartamentino tutto tuo ( i proventi della tua nuova attività ti permettono di sostenere un affitto) non volendo abusare dell'ospitalità della tua meravigliosa amica. Naturalmente senza trascurare il lavoro in palestra dove ora avevi la piacevole sensazione che gli sguardi degli uomini indugiassero su di te con maggior interesse cosa che ti riempiva di sottile, maliziosa soddisfazione.
Proprio mentre stavi terminando i consueti chilometri alla cyclette ti raggiunge Ruben che, accarezzandoti le spalle ,ti rinnova l'appuntamento per il giorno dopo agli studi per girare un nuovo
video dal contenuto molto speciale su pressante richiesta degli “abbonati”.
Il giorno seguente trovi sulla soglia degli studi la gentile Luana che, impaziente ,ti accompagna nel camerino per il consueto trucco ed aiutandoti a scegliere l'abbigliamento legge a voce alta la breve sceneggiatura del video che dovrai girare. Quando il trucco è terminato indossi un cortissimo vestitino da cameriera, calzi delle curiose scarpette “francesine” dal tacco piuttosto alto chiuse sul davanti da laccetti di cuoio ed un grembiulino ricamato legato dietro la schiena.
Sistemata la “crestina” di pizzo sul capo ti avvii verso il set dove vieni investita da una voce : “vieni avanti serva!” alzi lo sguardo ed in fondo alla sala vedi una donna dal fisico slanciato , il viso affilato , e dai lunghi capelli biondissimi severamente raccolti dietro la nuca che, fasciata con una lucida tuta in latex nero aperta sui seni e sul pube ti lancia uno sguardo reso feroce dagli occhi azzurri e freddi come il ghiaccio. Intimorita muovi qualche passo in sua direzione quando lei, spazientita, ti viene incontro in perfetto equilibrio sui vertiginosi tacchi d'acciaio degli stivali ( anch'essi lucidi e neri). Una volta al suo cospetto sei obbligata ad abbassare il capo per sfuggire quegli occhi terribili quando la donna alza un braccio per poi abbattere sul tuo viso un violento schiaffo . Sfiorando con la punta delle dita il labbro spaccato alzi lo sguardo sulla donna che ,con un repentino movimento afferra la tua nuca spingendo il tuo volto contro il suo baciandoti con foga,
per poi , con un brusco spintone, allontanarti da lei. “ Ottimo! Mi piace il gusto del sangue!
Quindi, afferrate delle lunghe forbici ti obbliga a voltarti e, dopo aver tagliato il vestito sibila: “ Devo punirti. Hai rotto due bicchieri di cristallo. Troia!” Le sue mani forti ti obbligano a portare le braccia dietro la schiena per poi assicurare i tuoi polsi con delle strette manette metalliche. Passano pochi, interminabili secondi e l'aria viene lacerata dal sibilo di un orrendo frustino che ti colpisce con forza la tenera pelle della schiena facendoti urlare di dolore. Emettendo dei suoni strozzati dal piacere la donna ti colpisce svariate volte finché, finalmente arresta la sua furia. “ Sono stanca. Ora sdraiati per terra cagna!”Dolorante ti siedi e,nonostante le manette ai polsi, ti sdrai supina per vedere “la Padrona” venire sopra di te sovrastandoti con la sua altezza per poi abbassarsi piegando le ginocchia fino a sfiorare il tuo viso con il suo sesso depilato. “ Lecca, schiava! Ti devi far perdonare! Così ordinando accresce la pressione abbassandosi sul tuo volto quasi schiacciandoti.
Lentamente la tua lingua comincia un lento movimento ma poi, viste le urla di disapprovazione della donna, ti lasci andare leccando sempre più profondamente la fica fradicia della mistress bevendo in un gorgoglio i suoi dolci umori finchè brevi ma intensi spasmi precedono l'orgasmo della Padrona che sussultando urla tutto il suo piacere.
Dopo essersi faticosamente rialzata con sguardo gelido sibila: “ Sei tutta sporca. Non sopporto le serve sozze di sborra femminile” Una risata agghiacciante precede un getto caldo caldo che inonda il volto ed il corpo . Quasi non riesci a vedere la donna sopra di te che sghignazzando continua a indirizzare questa calda pioggia dorata su di te che quasi vergognandotene provi un sottile, umiliante piacere.
“Stop! Buono anzi, ottimo. Siete state meravigliose ! Sara sei stata brava a sopportare quella sadica di Sabine! Sai quante seghe si faranno stasera!”
I giorni della tua “nuova” vita ( ora che avevi anche ottenuto il divorzio da quel porco di tuo marito)
scorrono via veloci cadenzati dal lavoro in palestra, allietati dall'amicizia di Paola ed impegnati ( anche se sempre in maniera sempre più rara) a girare video hot sempre più fantasiosi.
Un caldo pomeriggio di luglio, mentre stai passeggiando nel parco, squilla il telefono e, dopo aver risposto senti la “solita” calda voce di Ruben che ti dà appuntamento per le 18, sempre nel suo studio. Vista l'ora ormai prossima decidi di non passare da casa per cambiarti e raggiungi direttamente l'ufficio del produttore.
Una volta salutata l'efficiente Luana apri la porta dell'ufficio di Ruben per trovarlo seduto alla scrivania con aria vagamente seria. Lui, senza aspettare oltre dice: “ Ciao cara. Penso ti sarai accorta che stiamo girando pochissimi video, e che, soprattutto pochissimi utenti cliccano sulla tua finestra. Purtroppo il nostro ambiente ha sempre più bisogno di novità: Tu, per parecchio tempo sei stata molto richiesta ma ora quei segaioli vogliono altro. Mi dispiace....”
“Ok. Ho capito non è il caso che tu aggiunga altro: i nostri cari guardoni si sono stufati di me e ora desiderano carne fresca, magari più giovane...”Pronunciando queste amare parole ti volti e salutando con la mano esci dall'ufficio con passo svelto.
Una volta raggiunta la strada , sconvolta, vaghi senza meta per un tempo indefinito finché come per
magia ti ritrovi davanti alla porta di Paola, suoni nervosamente il campanello finché la giovane donna aprendo si rende subito conto dal tuo aspetto che qualcosa non andava : “ Ciao Sara. Cosa succede?”. In tutta risposta le getti le braccia al collo e piangendo racconti tutto d'un fiato l'accaduto. Lei ricambia l'abbraccio e, con la sua proverbiale serenità ti invita ad entrare per mangiare un boccone insieme.
Durante la cena sfoghi tutta la tua frustrazione per essere “scaricata “ da tutti concludendo che, ormai eri vecchia e senza futuro. “ Smettila di piangerti addosso: il tuo ex marito è un maiale e quelli che tu chiami “utenti” non sono altro che dei pervertiti in cerca di emozioni che non possono vivere nella loro vita “normale”. “Ora smettila di piagnucolare e abbracciami” Commossa ti getti fra le sue braccia che subito ti stringono forte. Alzi il viso e i suoi enormi occhi smeraldo ti ipnotizzano, le sue labbra sfiorano le tue e poi le vostre bocche si uniscono teneramente.
Il sapore dolce di Paola ti stordisce ed il bacio si fa sempre più profondo trasformandosi in uno scambio intimo e appassionato di emozioni sempre più intense finché lei , ansimando lievemente preme il suo corpo contro il tuo invitandoti a seguirla. Sempre abbracciate scivolate lungo la parete per raggiungere la camera da letto, si stacca da te e, lasciando cadere a terra la lunga vestaglia offre alla tua vista il suo corpo sinuoso e sodo. Estasiata da tanta bellezza rompi ogni indugio e la spingi delicatamente con il tuo corpo sul letto per poi baciarla con passione ormai senza freni.
La notte vi abbraccia con la seta del buio e il tempo perde ogni valore: solo i vostri sospiri, le vostre carezze riempono quella stanza prima arida e vuota ora scrigno di dolci passioni.
Quando il sole discretamente fa capolino fra le fessure delle persiane dischiudi gli occhi e vedendo Paola teneramente addormentata balzi giù dal letto, vai in cucina e, dopo aver messo sul fornello la caffettiera vai in bagno. Dopo esserti sciacquata il viso alzi lo sguardo ed il sangue si gela nelle vene : lo specchio riflette la tua immagine e vedi una nuova profonda ruga solcare il tuo volto ricordandoti le ingiurie degli anni.
Come un automa esci dal bagno, ti dirigi in camera, ti siedi delicatamente sul letto e guardando dolcemente Paola addormentata afferri il cuscino, e, con movimento deciso lo premi sul dolce volto con forza. Mentre la donna si dibatte disperatamente una voce ti esplode nel petto: “No! Tu non mi abbandonerai solo perché sto invecchiando. Sarai mia. Per sempre.
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